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mercoledì 16 marzo 2022

COMUNICAZIONE UFFICIALE: EM314 CONTRO IL GREENWASHING / OFFICIAL STATEMENT: EM314 AGAINST GREENWASHING

Italiano:

 

COMUNICAZIONE UFFICIALE: LA POSIZIONE DI EMMANUELE “EM314” MACALUSO CONTRO IL GREENWASHING

Torino (Italia), 15 marzo 2022

 

E' una presa di posizione netta e senza possibilità di replica quella che EM314 ha pubblicato sui propri profili social ufficiali (Facebook, Instagram, Twitter e Linkedin), contro il greenwashing nella giornata di oggi.

Una dichiarazione ufficiale che avviene dopo che l'atleta è stato avvisato di pratiche comunicative scorrette da parte di sedicenti atleti che utilizzano la "cura verso l'ambiente" come una mera azione di personal branding e posizionamento di marketing.

Cura verso l'ambiente che non avrebbe portato alla messa in essere delle dichiarazioni inviate alla stampa o pubblicate sui canali social dai soggetti e che si distanzia (e di molto) dalle relative campagne di comunicazione.

Emmanuele Macaluso, che è anche un esperto della prima ora di marketing (autore nel 2011 del Manifesto del Marketing Etico) e CSR (Responsabilità Sociale d'Impresa) a seguito di segnalazioni e controlli ha effettivamente visto grossolane azioni di greenwashing attuate per dare ai protagonisti una "verniciata di verde".

EM314 quindi, ha voluto segnare la distanza e la differenza da questo genere di comportamento.

 

Post sulla pagina Facebook di EM314: https://www.facebook.com/EM314official/photos/a.104193447880460/485087239791077/

Post sulla pagina ufficiale LinkedIn di EM314: https://www.linkedin.com/company/em314/

Post sul profilo Instagram: https://www.instagram.com/p/CbI1v-7MArt/

Post sul profilo Twitter: https://twitter.com/E_Macaluso/status/1503636663670657024

 

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English:

 

OFFICIAL STATEMENT: EMMANUELE “EM314” MACALUSO’S POSITION AGAINST GREENWASHING

Turin (Italy), 15th march 2022

 

What EM314 has published on its official social channels (Facebook, Instagram, Twitter and Linkedin) against greenwashing today is a clear and unrepeatable stance.

An official statement made after the athlete has been warned of improper communication practices by self-styled athletes who use "care for the environment" as a mere action of personal branding and marketing positioning.

Care for the environment that would not have led to the implementation of statements sent to the press or published on social channels by the subjects and that distances itself from the related communication campaigns.

Emmanuele Macaluso, who is also an expert in the first hour of marketing (author in 2011 of The Manifesto of Ethical Marketing) and CSR (Corporate Social Responsibility) following reports and checks, has actually seen important greenwashing actions implemented to give the protagonists a "painted green".

EM314 therefore wanted to mark the distance and the difference from this kind of behavior.

 

Post on EM314 official Facebook page: https://www.facebook.com/EM314official/photos/a.104193447880460/485087239791077/

Post on EM314 official LinkedIn page: https://www.linkedin.com/company/em314/

Post on EM314 Instagram profile: https://www.instagram.com/p/CbI1v-7MArt/

Post on Twitter profile: https://twitter.com/E_Macaluso/status/1503636663670657024

mercoledì 14 giugno 2017

COMUNICATO STAMPA: UN ARTICOLO DI EMMANUELE MACALUSO SUI PERICOLI DELL'INQUINAMENTO LUMINOSO SU TheCOSMOBSERVER



Il divulgatore scientifico Emmanuele Macaluso pubblica un articolo dedicato alle ricadute dell’inquinamento luminoso su essere umano e ambiente sul TheCOSMOBSERVER
È frutto di mesi di ricerche l’articolo scritto da Emmanuele Macaluso e pubblicato sul blog di divulgazione scientifica TheCOSMOBSERVER. Un articolo dedicato all’inquinamento luminoso, con un focus particolare relativo alle ricadute sulla salute dell’essere umano e sull’ambiente.

I dati divulgati attraverso l’articolo rappresentano una “fotografia” aggiornata circa la situazione globale dell’inquinamento luminoso. In questo contesto, l’Italia si pone in prima posizione tra i paesi del G7 con il più alto tasso di inquinamento. Un triste primato.

Oltre alla divulgazione dei dati e delle conseguenze di questo problema ambientale, Macaluso – che ricordiamo essere anche un esperto di marketing e comunicazione – analizza le strategie comunicative e strategiche che dovrebbero essere messe in atto per provare a gestire al meglio questa emergenza globale.

E’ possibile leggere l’articolo completo a questo link http://thecosmobserver.blogspot.it/2017/06/inquinamento-luminoso-analisi-di-un.html

domenica 8 gennaio 2017

COMUNICATO STAMPA: PUBBLICATO IL BILANCIO SOCIALE DEL MANIFESTO DEL MARKETING ETICO



Disponibile in free download il bilancio sociale è stato pubblicato sul sito ufficiale del Manifesto del Marketing Etico www.manifestodelmarketingetico.org
È stato pubblicato sul sito ufficiale del Manifesto del Marketing Etico il bilancio sociale relativo al primo quinquennio del progetto. Il documento prende in considerazione il periodo compreso tra l’11 novembre 2011 (giorno di presentazione), e il 12 dicembre 2016.

Il bilancio sociale è stato redatto dall’autore del Manifesto del Marketing Etico – l’esperto di marketing Emmanuele Macaluso – in rappresentanza del Comitato Etico Scientifico (Co.E.S.), l’organo di controllo che ha supervisionato tutte le fasi di stesura e tutte le attività divulgative e tecniche, che nel corso degli anni hanno fatto del Manifesto del Marketing Etico il progetto più credibile e importante relativo al marketing etico in Italia.

Il bilancio sociale è stato redatto con l’intento di rendere pubbliche tutte le attività divulgative che hanno visto il Manifesto attivo su tutto il territorio italiano. Incontri, convegni, interviste su tutti i media, pubblicazioni, patrocini, inserimento del documento all’interno di programmi formativi e didattici, e tutte le azioni che il Comitato Etico Scientifico e i volontari hanno svolto a favore della sensibilizzazione all’utilizzo di prassi di marketing etico all’interno delle decisioni professionali individuali ed aziendali.

«Scrivere questo bilancio sociale è stato motivo di orgoglio e ha reso tutti quanti noi consapevoli del grande lavoro svolto finora». Ha dichiarato Emmanuele Macaluso, per molti il “papà del marketing etico italiano”, che ha continuato dicendo: «Il numero delle azioni che abbiamo prodotto, la loro crescente qualità e credibilità, e l’insieme delle scelte effettuate,  hanno confermato quanto credevo nel 2010 - 2011, periodo in cui ho scritto il Manifesto del Marketing Etico, e cioè che si può fare marketing in modo etico, mettendo al centro delle scelte il benessere comune delle aziende e di quel numeroso gruppo di persone che chiamiamo comunemente mercato. Il Manifesto è diventato un riferimento, ma non dobbiamo fermarci. C’è ancora molto da fare, e siamo intenzionati a farlo».

Un bilancio sociale di sole 3 pagine quello del Manifesto del Marketing Etico, ma ricco di contenuti. Una scelta di CSR (Corporate Social Responsability ndr), che non solo vuole limitare l’utilizzo di carta qualora si volesse stampare, ma che dimostra come si possano divulgare tutti i dati in modo efficiente, aderendo in modo concreto alle logiche di Responsabilità Sociale d’Impresa. Il Comitato Etico Scientifico e tutti i suoi membri svolgono le loro attività a titolo gratuito, questo limita quindi la stesura del bilancio ai soli fattori tecnici.

È possibile scaricare gratuitamente il bilancio sociale a questo indirizzo http://www.manifestodelmarketingetico.org/bilanci sociali.html

giovedì 11 febbraio 2016

CASE HISTORY: PAIGE SPIRANAC, QUANDO I VOLUMI CONTANO PIU’ DELLA BRAVURA



Issue n° 42


(Tempo di lettura: 3 minuti)



(Credits Photo: profilo facebook di Page Spiranac)


La ragazza che vedete nella foto si chiama Paige Spiranac. È una giocatrice di golf statunitense di 22 anni. Paige è arrivata alla ribalta delle cronache sportive (e non solo) di tutto il mondo per un episodio accaduto lo scorso dicembre. La golfista statunitense infatti, è stata invitata dagli organizzatori all’Omega Dubai  Ladies Masters, uno dei principali tornei di golf al mondo, al quale si accede entrando in una “graduatoria” di merito acquisito nelle gare precedenti. Fin qui nulla di strano, tutto nell’ordine delle cose nel mondo dello sport, e del golf.
A dirla tutta, Paige ha partecipato a quella gara pur non avendo acquisito precedentemente il diritto a farlo per meriti sportivi. Prova ne è il fatto che ha terminato il torneo alla 101esima posizione su 103 partecipanti.
Paige è stata invitata per la sua avvenenza e per i suoi volumi sui social (1). Proprio così, gli organizzatori hanno visto in Paige la capacità di portare nuovo pubblico, e nuove attenzioni, grazie al forte ascendente sviluppato sui social. Semplificando: è come se al torneo di Dubai avessero invitato il pubblico più che la golfista.
Questa, se ancora ce ne fosse bisogno, è l’ennesima prova di quanto sia ormai necessario, per un personaggio “pubblico”, avere dei volumi di apprezzamento sui social derivanti da un’azione efficace di personal branding.
La dimostrazione lampante di quanto appena affermato arriva nelle ore successive al torneo.
Come è possibile immaginare, le altre atlete non hanno accolto Paige con i guanti, e non hanno nascosto il loro astio con i media, che hanno riportato immediatamente la notizia. Dapprima sulla stampa di settore, e successivamente su quella generalista e di gossip.
Un vero e proprio pandemonio che Paige (o forse il suo entourage) ha saputo mettere “in cassaforte” a proprio vantaggio.
Infatti all’attività sui social, si è aggiunta quella di Relazioni Pubbliche e di stampa che ha fatto lievitare il valore commerciale dell’atleta.
Grazie al tam tam mediatico, i fan virtuali (e reali) si sono moltiplicati andando ad incrementare il patrimonio di pubblico di Paige. Proprio quella “moneta” che ha portato la ventiduenne a Dubai. La rassegna stampa ha raggiunto numeri da capogiro, mentre le azioni di RP hanno portato ad un intreccio di relazioni istituzionali e tecniche che hanno innalzato la 101esima classificata del torneo nel gotha del golf mondiale.
Basti pensare allo spazio che “Golf Digest” – autentica bibbia del golf mondiale – ha dedicato alla nostra “webstar”, con tanto di consigli tecnici sullo swing, che forse sarebbe stato opportuno chiedere alle altre 100 classificate prima di lei.
Un’azione di comunicazione integrata e di capitalizzazione del risultato di grandissimo impatto sotto molti punti di vista.
 Non è mia intenzione dare giudizi su Paige come atleta, così come ritengo inutile ribadire la mia posizione sulla meritocrazia, tuttavia non possiamo non focalizzarci sul fatto che ormai le regole “del gioco comunicativo” e i nuovi modelli di business si basano sui parametri utilizzati dall’atleta statunitense.
Non è più efficace  pensare che “basta essere bravi” nel proprio lavoro per avere delle opportunità per dimostrarlo. Nella strategia di creazione delle opportunità bisogna inserire la “dote del pubblico”. Un pubblico certificato virtualmente ma con la base piantata nel mondo reale. Tutto questo solo per avere la possibilità di poter in seguito capitalizzare il risultato attraverso un’azione di RP, stampa e comunicazione integrata.
Paige non sarà la migliore golfista al mondo, ma oltre ad essere indiscutibilmente bella, ha avuto la capacità di attuare una strategia di personal branding vincente.
Vale la pena interrogarsi sulla propria… 

Emmanuele Macaluso  


Note:

(1) Di seguito i volumi raggiunti da Paige Spiranac aggiornati al 10 febbraio 2016:Pagina Facebook  98.615 “like” / Profilo Twitter 74.500 “followers” / Instagram 613.000 “seguaci”