giovedì 26 novembre 2020

NICCOLO' PAGANINI: DA MUSICISTA A ICONA. TRA MARKETING COMUNICAZIONE E REPUTATION MANAGEMENT

 (Il musicista Niccolò Paganini in un ritratto)

ABSTRACT

Il saggio vuole ricercare, prendere in considerazione ed evidenziare i fattori strategici e comunicativi che hanno favorito e creato la credibilità, la reputazione e la fama del musicista italiano Niccolò Paganini. Una fama che reso Paganini un’icona. 

L’analisi non entra nel merito delle questioni musicali, ma prende in considerazione fattori di marketing, comunicazione e reputation management

Il saggio che ho avuto il piacere di scrivere è scaricabile gratuitamente (in formato PDF) su Academia.eu con il titolo originale "Niccolò Paganini - Sul valore della Comunicazione e delle Relazioni Pubbliche nella creazione della reputazione del musicista italiano" al seguente link  

Auguro agli appassionati di marketing e di musica una buona lettura.

Emmanuele Macaluso

venerdì 13 novembre 2020

COMUNICATO STAMPA: EM314 ADERISCE AL MANIFESTO DELLO SPORT

L’atleta torinese impegnato nella MTB Emmanuele Macaluso - noto con il soprannome EM314 – sottoscrive il Manifesto dello Sport.

Anche Emmanuele Macaluso ha aderito al Manifesto dello Sport, il documento che sta ricevendo migliaia di adesioni da parte degli sportivi italiani.

 

EM314 ha voluto sottoscrivere convintamente il Manifesto, che rimarca non solo i valori dello sport, ma anche le necessità e le ricadute sociali di un movimento che interessa non solo i professionisti, ma tutti i cittadini. Necessità rese ancora più evidenti in questo periodo a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19

 

Ho sentito dell’esistenza del documento attraverso i media e ho voluto sottoscriverlo – dichiara Emmanuele Macaluso, che continua – tutti gli articoli contenuti non sono soltanto condivisibili, ma sono di assoluto buonsenso. Reputo un dovere morale, quello di sottoscrivere un documento come il Manifesto dello Sport e renderne pubblica l’esistenza attraverso i miei canali ufficiali”.


È possibile sottoscrivere il Manifesto dello sport qui https://www.culturaitaliae.it/

 

Emmanuele Macaluso - EM314

Web: www.em314official.com

Blog: https://em314official.blogspot.com/

Instagram: https://www.instagram.com/emmanuelemacaluso/

Facebook: https://www.facebook.com/EM314official

Twitter: https://twitter.com/E_Macaluso

giovedì 12 novembre 2020

IL MANIFESTO DEL MARKETING ETICO COMPIE 9 ANNI

Il Manifesto del Marketing Etico, presentato nel 2011 dal suo autore Emmanuele Macaluso, compie in questi giorni 9 anni. Tra etica e marketing entra sempre più spesso nelle strategia di CSR e nelle ricerche universitarie.

 

 

Era l’undici novembre 2011, quando l’esperto di marketing e divulgatore Emmanuele Macaluso ha presentato ufficialmente il suo Manifesto del Marketing Etico.  Il Manifesto è un documento formale composto da 11 punti, nei quali l’autore dimostra come si possano applicare parametri etici al marketing, comunicazione e giornalismo. Un accostamento apparentemente impossibile ma che in 9 anni ha dimostrato la sua validità.

 

Nel corso degli anni, il Manifesto del Marketing Etico, che è stato attenzionato da molte università italiane e estere, business school, enti di formazione, ricercatori e aziende, attirando l’attenzione dei media e diventando un case history, è diventato un riferimento nel mondo del marketing e della Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR).

 

Dal 2011, Emmanuele Macaluso partecipa a decine di conferenze e eventi sull’argomento e rilascia centinaia di interviste. La condivisione dei principi del Manifesto del Marketing Etico, nel corso degli anni quindi, ha preso la forma di una vera e propria campagna di sensibilizzazione.

 

È possibile scaricare gratuitamente il Manifesto del Marketing Etico (disponibile in 6 lingue) all’indirizzo http://www.manifestodelmarketingetico.org/download.html

 

 

Manifesto del Marketing Etico

Web: www.manifestodelmarketingetico.org

Facebook: www.facebook.com/MANIFESTODELMARKETINGETICO/

Twitter: https://twitter.com/EthicMktgManife

lunedì 12 ottobre 2020

COMUNICATO STAMPA: EM314 - ONLINE IL SITO WEB UFFICIALE DELL’ATLETA EMMANUELE MACALUSO

Pubblicato il sito web ufficiale di Emmanuele Macaluso, noto come EM314, l’atleta italiano che debutterà l’anno prossimo nella MTB

È stato pubblicato in queste ore il sito web ufficiale dedicato all’atleta torinese Emmanuele Macaluso. Noto anche con il soprannome di EM314 (le sue iniziali + il numero di gara), Macaluso – dopo una brillante carriera professionistica nel lancio del giavellotto – debutterà nel 2021 nel campionato MTB italiano dedicato alla categoria master. Il Cross Country (XC) la specialità prescelta.

 

Il sito, la cui immagine cordinata è stata creata disegnato dal Project Manager Creativo Federico Ottavio Barberis (BFO Stile) - che aveva già curato la creazione del logo di EM314 - è disponibile e adattivo per tutti i device. I contenuti sono disponibili in italiano e in inglese.

 

La creazione di un sito ufficiale ci è sembrato un atto dovuto - dichiarano da Factory Performance, la realtà che gestisce le attività di comunicazione di EM314 - L’attenzione che Emmanuele sta ottenendo sui social, dalla stampa e dagli sponsor ci ha spinti a creare una piattaforma che concentri tutte le informazioni legate a questo importante progetto sportivo in vista del debutto”.

 

Grande attenzione è stata data ai social media, agli sponsor e a “La Crew” (il fan club ufficiale), con l’obiettivo di creare una vera e propria comunità che segua EM314 prima virtualmente e successivamente sui campi di gara.

 

Vi invitiamo quindi a visitare il sito di EM314 all’indirizzo http://www.em314official.com

giovedì 4 giugno 2020

CASE HISTORY: VITTORIA BUSSI E LA STRATEGIA DI MARKETING DIETRO IL SUO RECORD DELL'ORA



Vittoria Bussi nasce a Roma il 19 marzo 1987. Laureata in matematica pura all’Università La Sapienza di Roma prosegue la sua carriera accademica con un dottorato di ricerca a Oxford. Successivamente consegue il dottorato di ricerca in matematica e ottiene un posto di post-dottoranda nell'ICTP di Trieste.
L’unione tra la sua preparazione accademica e i risultati sportivi sono stati più volte sottolineate dai media.
Si avvicina al ciclismo nel 2013. Nel 2014 e 2015 partecipa ad alcune gare del calendario professionistico. Nel 2016 decide di intraprendere la preparazione per battere il record del mondo dell’ora in pista. Dopo quasi tre anni di preparazione, e dopo un 2017 che la vede battere il record italiano di specialità, il 13 settembre 2018, sulla pista di Aguascalientes (Messico), segna il nuovo primato del mondo percorrendo 48,007 km. Nel 2019 ottiene il Collare d’Oro al Merito Sportivo dalle mani el Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.


È il 29 maggio quando ci colleghiamo via Skype con Vittoria Bussi, la detentrice del  record dell’ora di ciclismo. Un record in suo possesso da quasi due anni. L’intervista si svolge da remoto per la situazione sanitaria Covid-19.
Vittoria è una donna determinata, che in pochi anni si è imposta come un’eccellenza della sua specialità. Guardando il suo curriculum sportivo, appare incredibile pensare che abbia deciso di correre in bici solo nel 2013. Un’escalation di successi che è il frutto della passione, ma anche di scelte oculate che hanno messo l’atleta nelle condizioni migliori per esprimersi.
Dotata di un buon motore che ha affinato in anni di mezzofondo nell’atletica leggera, Vittoria mal si adattava all’interno delle gare tattiche e tortuose in gruppo. Decide quindi di impegnarsi nelle gare contro il tempo, nelle quali è libera di sprigionare il suo talento e il suo potenziale. La sua dedizione e la determinazione hanno fatto il resto.
Durante la chiaccherata, colpisce infatti una frase che Vittoria sfodera con una certa scioltezza, a dimostrazione del fatto che ormai l’ha fatta sua:«Bisogna puntare alla Luna. Mal che vada si colpisce l’aquila». Una frase che racconta molto del carattere di questa atleta.
Ma lei non è solo questo. Non è un’atleta che deve prepararsi ad affrontare le sfide solo in sella.

Non essendo appoggiata da un team o da un gruppo sportivo, il suo tentativo di battere il record dell’ora è stato gestito da lei e dal suo ristretto entourage in modo autonomo e indipendente. Un approccio che rende il raggiungimento dell’impresa ancora più arduo.
Vittoria prova un primo attacco al record nel 2017. Battere quel primato non vuol dire “girare per un’ora a testa bassa” su una velodromo, ma è molto più complesso di quello che si potrebbe pensare. Ci sono necessità legate alla logistica, all’attrezzatura specifica, agli allenamenti e anche ai controlli antidoping. Tutto questo (e molto altro) ricade sugli organizzatori del tentativo. Vittoria, ai tempi dell’organizzazione del tentativo del 2017 non è ancora conosciuta e (secondo lei) non ha abbastanza credibilità nell’ambiente in termini di risultati. Cerca degli sponsor, ma il supporto che ottiene è minimo. Decide quindi di investire autonomamente su se stessa e di provare comunque il tentativo.
Risultato? Non batte il record mondiale ma ottiene il secondo miglior risultato di sempre e il primato italiano.

Questo risultato le dà consapevolezza. Ricontatta gli sponsor con i quali aveva dialogato per il tentativo del 2017. Tra questi, uno in particolare (Endura), decide di investire sul tentativo che Vittoria sta programmando in modo più strutturato per il 2018. Le relazioni che l’atleta/manager ha creato l’anno precedente, hanno portato ad una buona percentuale di copertura finanziaria e contemporaneamente alla creazione di partnership tecniche e forniture ufficiali da parte di altre aziende.
Vittoria e il suo team si dividono quindi tra azioni di management e gestione degli allenamenti. Dopo un anno di totale concentrazione sull’obiettivo, su e giù dalla sua bici da crono, Vittoria Bussi il 13 settembre 2018, sulla pista di Aguascalientes (Messico), segna il nuovo primato del mondo. È la prima donna che abbatte la barriera dei 48 km. Ne percorre infatti 48,007 km.

Quella di Vittoria è una storia di successo solida e concreta. È la storia di una donna che raggiunge un obiettivo assoluto non solo con il cuore, ma con la testa e la collaborazione delle persone giuste. Al di là della retorica, che sarebbe facile usare nello storytelling di questa storia, si possono riscontrare alcuni fattori che sono tecnici.

Il primo è di natura sportiva. Infatti l’atleta capisce qual è il suo talento e quali sono le aree techiche che per lei rappresentano un limite. Decide quindi di scegliere una disciplina che possa metterla nello condizioni di esprimersi al meglio. Sceglie di dare maggiore attenzione alle corse contro il tempo, perché lì può fare la differenza.

Il secondo è di natura gestionale extrasportiva. Vittoria si testa e capisce quale può essere l’obiettivo sportivo da raggiungere. A quel punto però deve ragionare su come creare le condizioni per batterlo e come organizzare il tentativo. Si toglie il casco aerodinamico e diventa manager di se stessa. Pianifica, acquisisce informazioni, crea contatti e cerca di farsi sponsorizzare. In parallelo studia le possibilità che ha di autofinanziarsi. Fa le sue scelte e porta avanti il tentativo del 2017.
Per il tentativo del 2018 riesce a trovare degli sponsor e dei partner. Secondo Vittoria è per la credibilità che ha ottenuto con il primo tentativo. Secondo la nostra esperienza è perché ha potuto utilizzare delle relazioni che aveva già in qualche modo tessuto l’anno precedente e - sempre secondo noi - quella seconda prestazione al mondo del 2017 le ha dato ancora più convinzione. A questo si aggiunga anche la maggiore esperienza nella gestione extrasportiva. Quanto percentualmente contino le rispettive posizioni è difficile da comprendere. Quello che conta però è che sia stata la Bussi a portare a casa il risultato tecnico che le ha permesso di raggiungere quello sportivo.

Il potere delle relazioni nella gestione delle sponsorizzazioni è fondamentale. Chi si occupa di questo professionalmente lo sa. C’è una cosa che ci ha colpito della protagonista di questa intervista: la serietà. Vittoria è una donna che sorride facilmente. A volte per cortesia, spesso perché ragiona. Ma quando si parla dell’aspetto manageriale della sua attività in bici è solida. Concreta.
Al punto che dopo il primato del mondo, continua ad allenarsi e ad affinare la sua tecnica a cronometro. Parallelamente continua anche la sua attività manageriale, con la fondazione della BJ Bike Club ASD, la squadra per la quale corre e per la quale utilizza i suoi risultati e la sua credibilità per trovare sponsor che la supportino nella sua carriera agonistica.
Ad affiancarla, aziende di riferimento nelle rispettive aree di mercato. Oltre ad Endura infatti, Vittoria vanta il supporto di: Ceramicspeed, Febametal, Giant, IRR, Liv, Open, studio dentistico Rovelli, Vittoria, Warew e Walker Brothers. In rigoroso ordine alfabetico.

Grande attenzione anche per l’utilizzo dei social media. In un mondo che sempre più spesso diventa virtuale, con un selfie “filtrato” al minuto, Vittoria usa i social solo quando ha qualcosa da dire. Senza trucchi. Diretta. Ed è seguitissima. Forse i numeri possono apparire inferiori rispetto a quelle di altre sue colleghe (decisamente più social), ma il grado di coinvolgimento e interazione ai post da parte della sua platea è altissima. In altre parole non le mettono il like per cortesia o perché è carina, ma perché l’ascoltano e la seguono davvero.

Concludiamo l’intervista chiedendole di parlare di qualcosa che le sta a cuore in questo momento. Lei sceglie di parlare della cultura dello sport in Italia. È rimasta poco positivamente colpita da come sono stati trattati gli atleti durante le fasi più restrittive dell’emergenza coronavirus. Mentre in altri Paesi gli atleti sono stati usati come modelli di benessere e salute, in Italia si è fatto un decreto per non farli allenare e limitare lo sport.
Una scelta che ha messo in evidenza un limite che è prima di tutto culturale.

Attualmente Vittoria Bussi è impegnata negli allenamenti per la cronometro ai prossimi campionati italiani che dovrebbero tenersi a ottobre, qualora il calendario non subisca cambiamenti a causa del Covd-19.
Continueremo a fare il tifo per lei, non solo come atleta ma anche come manager. Il suo progetto ha tutte le carte in regola per diventare un case history. E chissà che il futuro, oltre alla sua carriera agonistica, non la veda protagonista nel mondo dello sport come dirigente.

Vi invitiamo a visitare il sito di Vittoria Bussi all’indirizzo https://vittoriabussi.it/

Emmanuele Macaluso

mercoledì 13 maggio 2020

CSR E MARKETING: EM314 - UN CASE HISTORY PER SUPERARE GLI SCENARI DI CRISI NEL MARKETING DELLO SPORT


Ad un mese dall’annuncio del rinvio del debutto del progetto sportivo EM314 a causa del Covid-19, Emmanuele Macaluso condivide gratuitamente un memorandum con la rimodulazione della strategia di marketing del progetto. Questa operazione di CSR viene svolta per fornire qualche utile indicazione ad altri atleti e  società sportive.

Ad un mese dall’annuncio del rinvio di un anno del debutto sportivo, e conseguentemente del progetto di marketing dello sport denominato EM314, a causa delle limitazioni per l’emergenza sanitaria Covid-19, Emmanuele Macaluso pubblica un memorandum con la rimodulazione della strategia di marketing.

Il memorandum, in download gratuito, viene pubblicato con l’intento di mettere a disposizione di atleti e società sportive alcune indicazioni utili nella gestione delle strategie di marketing sportivo all’interno di uno scenario di crisi come quello attuale. Un modello di marketing e change management applicato allo sport.

Chi è Emmanuele Macaluso
Emmanuele Macaluso è un esperto di marketing e docente. È l’autore, portavoce e primo firmatario del Manifesto del Marketing Etico (2011). Autore di libri, saggi, analisi e articoli sul marketing e la comunicazione. I suoi libri “Bende Invisibili – Manifesto del Marketing Etico” (2011) e “Dirty Marketing” (2014) sono inseriti nella Biblioteca del Centro UNESCO di Torino. Nell’ambito del marketing dello sport, è stato NOC Assistant con il CONI durante i XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 e ha curato alcuni progetti sportivi tra cui “Oncemore”, “SMPI” e ora “EM314”. Oltre ad essere un esperto di marketing è un atleta professionista. (Maggiori informazioni sul sito emacaluso.com)

Cos’è EM314
EM314 è il progetto professionale di marketing dello sport che supporta il rientro all’attività agonistica di Emmanuele Macaluso. È un progetto operativo gestito dall’associazione Factory Performance di Torino. Lanciato nel novembre 2019, a pochi mesi dal lancio conta una rassegna stampa con oltre 150 articoli pubblicati e migliaia di follower e fan sui social.

Sono particolarmente soddisfatto di questo lavoro - dichiara Emmanuele Macaluso, che continua - Il memorandum è un documento che ho voluto scrivere e divulgare gratuitamente per aiutare, in un momento delicato come questo, quelle piccole realtà sportive che non hanno competenze tecniche solide a fare le opportune modifiche alle proprie strategie per superare l’attuale scenario di crisi. Tra l’altro, il punto di vista del memorandum è inedito perché copre tutte le prospettive possibili, in quanto è scritto dal Marketing & Communication Manager di EM314  che è anche l’atleta al centro dell’attività del progetto. Un fatto inedito. In questo periodo si parla solo di calcio e dei grandi campionati sportivi, io invece ho deciso di fare questa attività per cercare di dare qualche spunto alle tante piccole società, che con molti sacrifici svolgono un’importante funzione sociale e di supporto ai nostri giovani. Ho scritto il documento con linguaggio non eccessivamente tecnico per renderlo fruibile dal maggior numero di dirigenti sportivi e atleti”.

Il memorandum dal titolo “Progetto EM314 - Rimodulazione della strategia di marketing alla luce del rinvio del debutto sportivo per l'emergenza Covid-19”, è da considerarsi a tutti gli effeti un’azione di CSR (Corporate Social Responsability – Resposabilità Sociale d’Impresa nda) che l’esperto di marketing torinese condivide in accordo con l’associazione Factory Performance di Torino e sotto l’egida del Comitato Etico Scientifico del Manifesto del Marketing Etico.

Questa attività è destinata a fare di EM314 un case history. Nelle scorse ore infatti, Emmanuele Macaluso è stato invitato a partlare di questa iniziativa, e del progetto, presso alcuni atenei italiani. Seguirà comunicato stampa.

È possibile scaricare il memorandum al seguente indirizzo  https://independent.academia.edu/EmmanueleMacaluso


Di seguito i contatti di EM314