giovedì 9 dicembre 2010

I° BILANCIO SOCIALE EMMANUELE MACALUSO / FACTORY PERFORMANCE… PERCHE’ LE CHIACCHERE STANNO A ZERO!

ISSUE n° 11 BLOG MARKETING

(Tempo di lettura 3 minuti)

Ultimo post prima della pausa natalizia all’insegna della cura di ciò che mi e ci circonda.
E’ con grande piacere che ti presento il primo bilancio sociale congiunto Emmanuele Macaluso / Factory Perfromance.
Un documento ufficiale attraverso il quale abbiamo voluto condividere con te, che stai per leggerlo, quello che è stato fatto in ambito di CSR dal sottoscritto e dall’associazione che ho l’onore di presiedere.
Un bilancio sociale di pochissime pagine, ad interlinea singola, essenziale nella sua linea narrativa, strutturato in modo tale da ridurre al massimo il suo impatto ambientale nel caso decidessi di stamparlo.

Mentre ti scrivo queste righe, mi domando se potresti essere tentato dal criticarmi o dal criticare l’associazione, tuttavia quello che leggerai è quello che siamo riusciti a fare in questo impegnativo anno. L’impegno che posso prendere fin d’ora con te è quello di poter fare ancora di più nel 2011, sto (e stiamo) già lavorando per questo, mi auguro di poter contare sul tuo appoggio per quello che costruiremo nel prossimo futuro.
In tutti i casi, ti invito a fare la tua parte per migliorare (o almeno salvaguardare) il mondo che ci ospita.
Ti do appuntamento a gennaio per i prossimi post e a fine 2011 per il secondo bilancio sociale.
Buona lettura e… non stamparlo… la carta è preziosa come gli alberi.
Condividi il bilancio sociale con i tuoi contatti!
Emmanuele Macaluso

Se vuoi scaricare il bilancio sociale di Emmanuele Macaluso e Factory Performance usa il seguente link: http://www.emacaluso.com/profile.html

martedì 9 novembre 2010

LA RABBIA E LA FALSA RAGIONE

ISSUE n° 10 BLOG MARKETING

(Tempo di lettura 5 minuti)
“Il comportamento degli uomini si controlla più facilmente
attraverso le loro emozioni che attraverso il loro intelletto”
Samuel Stouffer (sociologo)

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… parole verissime! Il concetto che è alla base della citazione del Prof. Stouffer è presente in ogni mio intervento pubblico e lo condivido appieno. Per questo sono rimasto inizialmente stupito qualche giorno fa, quando ho avuto la possibilità di vedere uno spot televisivo. Si tratta della campagna pubblicitaria Mediaset Premium vs Sky.

Hai presente? Quello dei due televisori con dentro i due “signori” che comparano i servizi offerti e il prezzo al quale questi vengono venduti.

Sembra una pubblicità comparativa, che deve farti “pensare” e aiutarti a fare una scelta.

Ti starai chiedendo che cosa ci sia di strano in questo, perché ho scritto il post che stai leggendo.

Sai, la cosa strana è questa: se io in uno spot non emoziono e faccio lavorare la parte razionale del cervello, oltre alle “leve di scelta” arrivano anche le obiezioni e quindi è più difficile vendere… ecco dove sta la grande verità nella frase di Stouffer.
Mi sono soffermato e ci ho pensato un po’, poi ho riguardato lo spot più volte e mi sono concentrato anche sulla CNV (comunicazione non verbale) dei protagonisti e finalmente ho capito la vera strategia della campagna.

Quello spot vuole “apparentemente” farti pensare ma in realtà è stato progettato per farti emozionare… finalmente tutto torna nella norma!

Infatti, oltre al messaggio legato ai servizi offerti e al relativo prezzo di vendita, quello che ti rimane è una sorta di senso di amarezza nei confronti del competitor. In altre parole lo spot è volto a far sì che lo spettatore si senta in qualche modo preso in giro dal competitor che non solo ti da di meno, ma te lo fa pagare anche di più. Quello che si scatena è un senso di rabbia nei confronti della concorrenza.
Ci troviamo quindi di fronte ad un buon prodotto pubblicitario che non fa pensare, ma fa arrabbiare… fico no?
Concludo questo mio intervento mensile con un piccolo consiglio: investi quei soldi per comprare un mazzo di fiori o un pensiero a chi ti sta accanto, ti assicuro che passerai una serata decisamente più emozionante di una partita di Europa League o Champions League… impara la differenza tra spendere i soldi e investirli…

Mi piacerebbe conoscere la tua opinione, lascia un commento, ogni tuo contributo sarà prezioso.

Ti do appuntamento, come sempre, al 10 del prossimo mese con un nuovo post, nel caso non fossi ancora iscritto alla mia newsletter puoi farlo inviando una mail all’indirizzo
emmanuele.macaluso@gmail.com.

Grazie e a presto

Emmanuele Macaluso


Di seguito i link che ho preso in considerazione per scrivere questo post: http://www.youtube.com/watch?v=s_jgWRvM-tU

domenica 10 ottobre 2010

LA CREDIBILITA’ E’ UN BENE PREZIOSO… PECCATO ABUSARNE!

ISSUE n° 9 BLOG MARKETING

(Tempo di lettura 5 minuti)


Aziende e liberi professionisti investono molto denaro per la costruzione di una credibilità da poter spendere nei confronti dei clienti e di altri soggetti.
Purtroppo alcuni ne approfittano, e con una mossa sbagliata riescono a buttare alle ortiche mesi (e a volte anni) di lavoro mirato alla creazione di una credibilità da poter spendere in ambito professionale.

Uno dei casi più curiosi è quello di un motivatore, che durante una sessione motivazionale, con aria sicura e un atteggiamento discutibile dal punto di vista professionale e comunicativo, ha dato una sua versione assolutamente riveduta della battaglia di Waterloo, famosa per aver segnato la fine del potere napoleonico in Europa.

Dati sbagliati, fatti storici errati… ma non è su questo che voglio portare la tua attenzione, entrambi sappiamo che l’ignoranza è tale anche se trincerata dietro una falsa sicurezza.

Il tam tam mediatico che si è creato grazie al web sulla questione, ha bacchettato il motivatore in questione al punto che, la gogna mediatica, ha superato i confini della rete ed è approdata anche in TV.

Quindi non voglio ulteriormente infierire sul soggetto, anche perché la mia idea dei motivatori è ormai nota ai più, tuttavia devo dire che il peggio, in termini di potenziale caduta di credibilità è arrivato dopo, da un altro personaggio pubblico.

Ho trovato su Youtube il video originale dell’intervento motivazionale, e di seguito, lo stesso video, pubblicato sul canale ufficiale di Beppe Grillo, dove il filmato (soprattutto l’audio) è stato manipolato. Al posto di Napoleone (o Napoletone secondo il motivatore) si parla del generale Custer e del relativo contesto storico.

Premetto, non ho nulla da dire contro Beppe Grillo, anche perché ritengo che non sia sempre lui in prima persona a gestire l’ormai immenso patrimonio di informazioni che ha a disposizione, e poi... anche lui, come me è testimonial di una campagna sociale alla quale ho aderito …

… ma la mia domanda rimane nella mia testa ormai da qualche tempo: PERCHE’?

Perché infierire gratuitamente su un caso che già è stato trattato dai media (e che si commenta da solo), MANIPOLANDO il messaggio contenuto all’interno?

Penso sia un peccato che il Beppe nazionale perda credibilità anche a causa di queste azioni.

Forse qualcuno del suo staff dovrebbe rimuovere quel filmato.

Il motivatore si è già giocato la sua credibilità, speriamo che altri non lo seguano in ulteriori rivisitazioni culturali!

Manipolare, nel senso negativo del termine, così come è successo anche questa volta, è sempre un fattore fortemente negativizzante, soprattutto per chi lo fa, non credi?

A presto

Emmanuele Macaluso

NB. Ti è piaciuto il post? Iscriviti alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti del mio blog (tutti i mesi intorno al 10)


Di seguito i link che ho preso in considerazione per scrivere questo post:
Il video originale
http://www.youtube.com/watch?v=3T-z2V9xhgo&feature=fvw
Il video manipolato e presente sul canale di Beppe Grillo http://www.youtube.com/watch?v=s98dwj1Un2Y&NR=1