ISSUE n° 10 BLOG MARKETING
(Tempo di lettura 5 minuti)
“Il comportamento degli uomini si controlla più facilmente(Tempo di lettura 5 minuti)
attraverso le loro emozioni che attraverso il loro intelletto”
Samuel Stouffer (sociologo)
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… parole verissime! Il concetto che è alla base della citazione del Prof. Stouffer è presente in ogni mio intervento pubblico e lo condivido appieno. Per questo sono rimasto inizialmente stupito qualche giorno fa, quando ho avuto la possibilità di vedere uno spot televisivo. Si tratta della campagna pubblicitaria Mediaset Premium vs Sky.
Hai presente? Quello dei due televisori con dentro i due “signori” che comparano i servizi offerti e il prezzo al quale questi vengono venduti.
Sembra una pubblicità comparativa, che deve farti “pensare” e aiutarti a fare una scelta.
Ti starai chiedendo che cosa ci sia di strano in questo, perché ho scritto il post che stai leggendo.
Sai, la cosa strana è questa: se io in uno spot non emoziono e faccio lavorare la parte razionale del cervello, oltre alle “leve di scelta” arrivano anche le obiezioni e quindi è più difficile vendere… ecco dove sta la grande verità nella frase di Stouffer.
Mi sono soffermato e ci ho pensato un po’, poi ho riguardato lo spot più volte e mi sono concentrato anche sulla CNV (comunicazione non verbale) dei protagonisti e finalmente ho capito la vera strategia della campagna.
Quello spot vuole “apparentemente” farti pensare ma in realtà è stato progettato per farti emozionare… finalmente tutto torna nella norma!
Infatti, oltre al messaggio legato ai servizi offerti e al relativo prezzo di vendita, quello che ti rimane è una sorta di senso di amarezza nei confronti del competitor. In altre parole lo spot è volto a far sì che lo spettatore si senta in qualche modo preso in giro dal competitor che non solo ti da di meno, ma te lo fa pagare anche di più. Quello che si scatena è un senso di rabbia nei confronti della concorrenza.
Ci troviamo quindi di fronte ad un buon prodotto pubblicitario che non fa pensare, ma fa arrabbiare… fico no?
Concludo questo mio intervento mensile con un piccolo consiglio: investi quei soldi per comprare un mazzo di fiori o un pensiero a chi ti sta accanto, ti assicuro che passerai una serata decisamente più emozionante di una partita di Europa League o Champions League… impara la differenza tra spendere i soldi e investirli…
Mi piacerebbe conoscere la tua opinione, lascia un commento, ogni tuo contributo sarà prezioso.
Ti do appuntamento, come sempre, al 10 del prossimo mese con un nuovo post, nel caso non fossi ancora iscritto alla mia newsletter puoi farlo inviando una mail all’indirizzo emmanuele.macaluso@gmail.com.
Grazie e a presto
Emmanuele Macaluso
… parole verissime! Il concetto che è alla base della citazione del Prof. Stouffer è presente in ogni mio intervento pubblico e lo condivido appieno. Per questo sono rimasto inizialmente stupito qualche giorno fa, quando ho avuto la possibilità di vedere uno spot televisivo. Si tratta della campagna pubblicitaria Mediaset Premium vs Sky.
Hai presente? Quello dei due televisori con dentro i due “signori” che comparano i servizi offerti e il prezzo al quale questi vengono venduti.
Sembra una pubblicità comparativa, che deve farti “pensare” e aiutarti a fare una scelta.
Ti starai chiedendo che cosa ci sia di strano in questo, perché ho scritto il post che stai leggendo.
Sai, la cosa strana è questa: se io in uno spot non emoziono e faccio lavorare la parte razionale del cervello, oltre alle “leve di scelta” arrivano anche le obiezioni e quindi è più difficile vendere… ecco dove sta la grande verità nella frase di Stouffer.
Mi sono soffermato e ci ho pensato un po’, poi ho riguardato lo spot più volte e mi sono concentrato anche sulla CNV (comunicazione non verbale) dei protagonisti e finalmente ho capito la vera strategia della campagna.
Quello spot vuole “apparentemente” farti pensare ma in realtà è stato progettato per farti emozionare… finalmente tutto torna nella norma!
Infatti, oltre al messaggio legato ai servizi offerti e al relativo prezzo di vendita, quello che ti rimane è una sorta di senso di amarezza nei confronti del competitor. In altre parole lo spot è volto a far sì che lo spettatore si senta in qualche modo preso in giro dal competitor che non solo ti da di meno, ma te lo fa pagare anche di più. Quello che si scatena è un senso di rabbia nei confronti della concorrenza.
Ci troviamo quindi di fronte ad un buon prodotto pubblicitario che non fa pensare, ma fa arrabbiare… fico no?
Concludo questo mio intervento mensile con un piccolo consiglio: investi quei soldi per comprare un mazzo di fiori o un pensiero a chi ti sta accanto, ti assicuro che passerai una serata decisamente più emozionante di una partita di Europa League o Champions League… impara la differenza tra spendere i soldi e investirli…
Mi piacerebbe conoscere la tua opinione, lascia un commento, ogni tuo contributo sarà prezioso.
Ti do appuntamento, come sempre, al 10 del prossimo mese con un nuovo post, nel caso non fossi ancora iscritto alla mia newsletter puoi farlo inviando una mail all’indirizzo emmanuele.macaluso@gmail.com.
Grazie e a presto
Emmanuele Macaluso
Di seguito i link che ho preso in considerazione per scrivere questo post: http://www.youtube.com/watch?v=s_jgWRvM-tU